venerdì 25 marzo 2016

MERCATO ITTICO AL MINUTO: SEQUESTRATI BRANZINI E ORATE DALLA GRECIA





Nella mattinata odierna, la motovedetta del Comando Compagnia Carabinieri di Chioggia, nel corso di un servizio di polizia finalizzato alla verifica della corretta etichettatura e della rintracciabilità di filiera dei prodotti ittici esposti per la vendita al consumatore finale, procedeva al controllo di diversi banchi di vendita presso il mercato ittico al dettaglio sito in Corso del Popolo a Chioggia. A seguito del controllo venivano deferiti in stato di libertà all’autorità giudiziaria di Venezia:

- un commerciante chioggiotto titolare di un banco vendita presso il mercato ittico al minuto di Chioggia per frode nell’esercizio del commercio, in quanto -all’ atto del controllo- un militare del Comando, fingendosi un acquirente presso l’anzidetto banco, notava tra il vario prodotto ittico esposto per la vendita all’interno di cassette di polistirolo dei branzini e delle orate. Su tale prodotto era stato apposto ed esposto il relativo cartellino contenente, oltre il prezzo di vendita, tutte le informazioni circa l’origine/provenienza del pesce. In particolare, il cartellino dei branzini riportava come zona di provenienza l'Italia, mentre quello delle orate la Croazia. Il militare intervenuto, rivolgendosi al commerciante, chiedeva conferma circa l’origine di entrambe le specie ittiche in argomento, dimostrandosi interessato al loro acquisto. L’esercente, confermava sia la freschezza dei prodotti sia la provenienza, ribadendo che i branzini erano italiani mentre le orate provenivano dalla Croazia. Dopo essersi qualificato, dal controllo della documentazione acquisita emergeva che i branzini e le orate in questione provenivano in verità dalla Grecia. Tutto il prodotto per un peso complessivo di 15 kg. circa, per un valore di circa 150 euro, veniva sottoposto a sequestro ed affidato in custodia all’interessato.

- Altro commerciante chioggiotto titolare di un banco vendita presso il mercato ittico al minuto di Chioggia, per tentativo di frode nell’esercizio del commercio, dal momento che -all’atto del controllo- veniva verificato che sul banco di vendita erano esposte per la vendita diverse specie ittiche e, tra queste, una cassetta priva di qualsiasi etichettatura contente circa kg.10 di orate. Sopra il prodotto ittico vi era un’etichetta recante la dicitura “orata” (Sparus Aurata) euro 10 metodo di pesca: allevato in Spagna, prodotto fresco”, mentre dalla documentazione fiscale acquisita emergeva che le orate provenivano dalla Grecia. Il prodotto in questione per un valore di circa 100 euro veniva sottoposto a sequestro di polizia giudiziaria ed affidato in custodia all’interessato per tenerlo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Giova far presente che i commercianti indicavano la Croazia e la Spagna come luogo di pesca o allevamento, traendo in inganno il consumatore, perché il pesce proveniente da quei Paesi è indubbiamente più pregiato e costoso.

mercoledì 16 marzo 2016

GUARDIA COSTIERA: corsi per l’uso del defibrillatore e di primo soccorso per il personale della Guardia Costiera

Sono stati in questi giorni portati a compimento i corsi di formazione, a favore del personale della Guardia Costiera di Chioggia, sull’uso del defibrillatore e sulla somministrazione dell’ossigeno. I corsi sono stati svolti presso la sede della Capitaneria di Porto di Chioggia grazie alla disponibilità ed alla collaborazione della D.A.N. Europe (Divers Alert Network Europe), un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro che si occupa di medicina e ricerca scientifica, con lo scopo di promuovere la sicurezza in mare, con particolare attenzione rivolta ai subacquei sportivi. La formazione, rivolta al personale della Guardia Costiera imbarcato sulle motovedette ed a quello che durante la stagione estiva viene costantemente impiegato a terra nell’operazione “Mare Sicuro”, ha permesso di incrementare le conoscenze relative alle manovre di rianimazione cardiopolmonare con l'uso di defibrillatore DAE e le manovre di disostruzione e somministrazione ossigeno, permettendo il rilascio delle prescritte certificazioni a trenta militari della Guardia Costiera. La formazione è stata resa possibile grazie alla preziosa presenza del sig. GIOVANNELLI Simone (Regional Training Coordinator Italia) e dai sig.ri DAMIAN Andrea e MENEGALDO Mirco (Istruttori D.A.N. Europe) coordinati dal sig. STIRPARO Massimiliano in qualità di Training Manager D.A.N. Europe. La collaborazione proseguirà anche in vista della programmazione delle attività durante la prossima stagione estiva: è stata infatti programmata un’esercitazione di emergenza che vedrà impiegato il personale delle motovedette nel mettere effettivamente in pratica quanto appreso in sede di formazione, con il fine ultimo di implementare la professionalità del personale dedito al soccorso ed alla sicurezza in mare e sulle spiagge.

martedì 1 marzo 2016

SCHERZANO SULLE FREQUENZE RISERVATE 3.000 EURO DI MULTA PER QUATTRO PESCHERECCI

foto di archivio Iniziata nel mese di dicembre, è stata ora portata a termine, con la notifica delle sanzioni amministrative a carico dei trasgressori, una complessa attività, svolta dal personale della Capitaneria di porto di Chioggia e dai funzionari tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico – Ispettorato Territoriale Veneto – Reti e Servizi di comunicazione elettronica. Le attività di indagine sono iniziate nel mese di dicembre quando il personale della Sala Operativa di Chioggia si è accorto di essere “ascoltato”, nelle comunicazioni su frequenze riservate, da alcune unità da pesca professionale che, avendo installato a bordo sistemi in grado di captare i canali radio VHF dedicati al servizio delle motovedette e della Sala Operativa stessa, potevano conoscere in tempo reale tutti movimenti delle motovedette in servizio, in particolare di quelle dedite al controllo dei pescherecci. Un errore è costato tuttavia caro ai pescherecci che, nel trasmettere accidentalmente le proprie comunicazioni sui canali riservati, hanno consentito di intrecciare i dati delle imbarcazioni in mare con la provenienza del segnale, risalendo così agli armatori. foto di archivio Nei giorni successivi sono state attese in porto ed ispezionate quattro unità da pesca della locale marineria. Durante il controllo, ispezionando la plancia e vari alloggiamenti che ne occultavano la vista, il personale tecnico del Ministero dello Sviluppo Economico e quello della Guardia Costiera ha appurato la presenza di vari apparati radio con installati i canali VHF aventi le frequenze che per legge sono riservate all’uso esclusivo al Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera. A carico di ciascun armatore è stato elevato verbale per violazione del Codice delle Comunicazioni di € 3.000 (tremila), mentre all’installatore delle apparecchiature sono stati notificati quattro distinti verbali dell’importo di 500,00(cinquecento) ciascuno. Tutte le apparecchiature non in regola, per un totale di 20 apparati RADIO VHF, sono stati sequestrati. I controlli continueranno anche i prossimi giorni a bordo delle unità da pesca onde verificare l’eventuale presenza delle suddette apparecchiature anche su altre unità.