Il comparto ittico è attualmente al centro di studi che coinvolgono tutti gli attori, dalle imprese, agli enti, passando per le università ed i centri di ricerca, spaziando fra le innovazioni di prodotto e di processo, la creazione di reti e gruppi a livello nazionale ed internazionale, l'ipotesi di lobby in risposta a cambiamenti normativi, la riduzione dell’inquinamento e la salvaguardia del mare. Per approfondire questi temi giovedì 11 aprile, a partire dalle ore 16, nella suggestiva cornice di palazzo Grassi a Chioggia avrà luogo la tavola rotonda "A bordo dell'innovazione verso l'ittico del futuro. Imprese, enti e centri di ricerca si confrontano", che avrà appunto come focus lo sviluppo del settore.
L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto di incoming di operatori stranieri, che si svolgerà l’11 e il 12 aprile, organizzata dal Consorzio Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia, con il sostegno diretto della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, in collaborazione con il Nuovo Centro Estero Veneto e con il patrocinio della Città di Chioggia. Il progetto ha lo scopo di favorire nuove opportunità di business tra le aziende del Distretto e 16 buyers di importanti aziende provenienti da Bulgaria, Repubblica Ceca, Svizzera, Serbia e Belgio, attraverso la realizzazione di colloqui personalizzati con i produttori. L’Italia è il secondo paese dopo la Spagna per il consumo di pesce, passato in pochi anni da 17 a 24 chilogrammi pro-capite: «I Paesi che abbiamo coinvolto quest’anno - dice Massimo Barbin, presidente del Consorzio Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia - rappresentano un’ottima opportunità per il comparto, in quanto si tratta di nazioni per la maggior parte senza il mare, con un’economia in forte crescita».
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