sabato 30 marzo 2019

FERMO PESCA: APPENA ARRIVATE LE INDENNITÀ DEL 2017, SI LOTTA PER QUELLE DEL 2018. LA FAI-CISL PRONTA ALL'AGITAZIONE

Affollata iniziativa sindacale, questa mattina all’aula magna di palazzo Grassi in Chioggia, convocata dalla FAI CISL per dibattere delle indennità di fermo biologico da riconoscere alla marineria. Le erogazioni infatti sono in ritardo e il settore della pesca sobbolle: l’importo relativo alla stagione 2017 – ha detto il segretario federale Pierpaolo Piva – è arrivato solo negli ultimi giorni, dopo un’attesa di oltre un anno e mezzo.
«Non sappiamo ancora quando verranno distribuiti i fondi di pertinenza per il 2018 – continua Piva – e siamo disposti a un’azione “di forza” affinché vengano erogati prima dell’inizio del fermo pesca 2019, ovvero entro l’estate». La FAI CISL quindi non esclude l’agitazione della categoria. All'iniziativa erano presenti anche i referenti di altre sigle sindacali e l'assessore alla Pesca Daniele Stecco.

mercoledì 27 marzo 2019

NUOVO CONTRATTO DELLA PESCA, AUMENTANO I SALARI. DUBBI DEGLI ARMATORI PER IL CONGEDO MATRIMONIALE DI 15 GIORNI

Il 19 marzo scorso è stato firmato dai sindacati confederali e da FederPesca il nuovo contratto nazionale di lavoro per il settore marittimo, che coinvolge 20mila addetti in tutta Italia e 850 nella sola marineria di Chioggia. Gli effetti valgono fino al 2021, e comportano una serie di novità dalla parte dei pescatori: in primis l’aumento salariale del 6.1% in tre mandati, poi l’istituzione di un fondo sanitario integrativo, che sarà operativo dal 1° giugno prossimo. In forza dell’accordo, gli armatori verseranno 10 euro al mese per ogni lavoratore, con una diaria di 50 euro in caso di ricovero. Inoltre, i pescatori imbarcati in precedenza a tempo determinato avranno la priorità in caso di future assunzioni dalla stessa impresa.
Con le nuove disposizioni, il contratto nazionale -che era sempre stato considerato anomalo- parifica il pescatore agli altri lavoratori del mare e di terraferma: un buon passo anche secondo molti armatori, i quali restano semmai perplessi dall’introduzione del congedo matrimoniale di 15 giorni. In tanti paventano di non riuscire a trovare sostituti all’altezza e che vogliano essere disponibili anche solo per lo stretto tempo necessario. Anche altri aspetti del nuovo contratto creano dubbi in seno alla categoria datoriale: pur ritenendolo un accordo positivo, alcuni sostengono che garantire il minimo salariale aumentato sia difficile in tempi di crisi. L’armatore – viene sostenuto - è spesso colui che lavora assieme ai dipendenti, e il peschereccio non è un’impresa come le altre, a meno che non sia talmente fornito da trasformare il prodotto su scala industriale.
Qualcuno teme che le novità rendano più facile per un marinaio disimpegnarsi nei periodi di magra e trovare altre fonti di reddito, per poi tornare all’ovile con una certa comodità. Sabato mattina a palazzo Grassi gli aderenti al sindacato FLAI della CISL discuteranno gli ultimi sviluppi e anche la situazione dei rimborsi per il fermo pesca: quelli relativi al 2017 sono in ritardo di oltre un anno e mezzo, e ci sarà bagarre anche per quelli della sosta forzata del 2018. Intanto sono all’orizzonte due nuove associazioni di categoria, la Principesca (che ha assorbito il grosso dell’associazione Marinerie d’Italia e d’Europa) e l’Unione Pescatori Italiani, che stanno cercando di radicarsi nelle regioni di modo da avere rappresentanza nel territorio. L’UPI ha indetto uno sciopero nazionale a fine aprile, con manifestazione a Roma.

giovedì 21 marzo 2019

GLI OPERATORI ITTICI CROATI OGGI IN VISITA AL MERCATO ITTICO DI CHIOGGIA

È ancora in corso la sessione clodiense di scambio di esperienze tra gli operatori della pesca e dell’acquacoltura italiani e croati, nell’ambito del progetto DORY (Capitalization actions for aDriatic marine envirOnment pRotection and ecosYstem based management) di InterReg Italia-Croazia 2014-2020. La visita in Italia della delegazione croata è iniziata il 19 marzo ed ha raggiunto le località di San Giorgio di Nogaro e la laguna di Marano in Friuli Venezia-Giulia, il Polesine, e oggi Chioggia. Al progetto partecipano, oltre al Comune di Chioggia, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Servizio caccia e risorse ittiche e i rappresentanti dei partner istituzionali di progetto (Regione FVG, Regione del Veneto, Regione Emilia Romagna, Regione Marche, CNR, Istituto di oceanografia e pesca di Spalato).
Stamattina nella sede del mercato ittico all'ingrosso erano presenti circa 40 persone, tra operatori della pesca e dell’acquacoltura dalle Contee di Zara e Spalato, pescatori chioggiotti e rappresentanti dei partner istituzionali di progetto, con i vertici di Comune e SST. La delegazione croata ha ascoltato attentamente la storia dell'isola dei Cantieri dove sorge il mercato con i suoi 11mila mq, la metà dei quali coperti da un ampio padiglione centrale, dove viene conferito il prodotto ittico da pescatori di mare, di laguna, commercianti e vallicoltori. La composizione della flotta clodiense conta circa 300 imbarcazioni ed è una delle più importanti marinerie d'Italia. Tra le domande poste dagli ospiti: come si può accedere al mercato da venditore o compratore e come viene gestita la contabilità. Nel pomeriggio gli operatori croati hanno assistito allo svolgimento della battuta d'asta.
«Abbiamo ottimi rapporti con la Croazia – ha detto l'assessore Daniele Stecco – per esempio siamo stati più volte a Parenzo e poi loro qui, per conoscere e approfondire le buone pratiche connesse all'attività della pesca. Ringrazio la Regione del Veneto e tutte le Regioni coinvolte che ci permettono di partecipare a questi progetti culturali e di avvicinamento a realtà che possono avere problemi simili e possibili soluzioni da condividere». Il Progetto DORY intende capitalizzare i risultati positivi ottenuti attraverso l’implementazione del progetto ECOSEA, finanziato dal programma pperativo IPA Adriatico 2007-2013, del quale la Regione Veneto è stata capofila. L'obiettivo del progetto è contribuire alla protezione e al ripristino delle risorse marine, rafforzando il dialogo istituzionale e promuovendo l’adozione di misure gestionali condivise orientate a ridurre l’impatto della pesca sugli stock ittici; strumenti comuni per il miglioramento della biodiversità (aree di nursery e riproduzione) e la riduzione dell’impatto ecologico delle attività di acquacoltura.

martedì 19 marzo 2019

SEQUESTRO RECORD AL MERCATO ITTICO, 15 QUINTALI DI SEPPIE E CEFALI SENZA DOCUMENTI DI FILIERA

Ingente sequestro di pesce ieri mattina al mercato ittico all’ingrosso di Chioggia. I carabinieri della stazione di Sottomarina hanno trovato, all’interno di un box, ben 15 quintali fra seppie “da cogolo” e cefali privi della documentazione che attesta la tracciabilità di filiera. L’azione si è svolta in un frangente nel quale pare che il mercato non fosse particolarmente fornito di prodotti in commercio sotto il padiglione centrale, e i militari sarebbero quindi andati a colpo sicuro. Negli ultimi tempi si è moltiplicata l’attenzione verso questo genere di contravvenzioni alle regole, e sono scattati numerosi sequestri anche a bordo di mezzi appartenenti a commercianti locali o stranieri, in uscita dal mercato.