domenica 31 ottobre 2021

STATI GENERALI DELLA PESCA: ARMELAO STRONCA I CINQUE STELLE

Prima di dare lezioni, sarebbe bene informarsi. I 5 stelle avrebbero dovuto seguire questo saggio consiglio prima di fare un'ennesima figuraccia sugli Stati  generali della pesca e dell’Europa di Chioggia. Innanzitutto, se proprio vogliono parlare di Europa dovrebbero almeno sapere che il Consiglio dei ministri Ue della pesca si chiama Agrifish e non Eurofish, come da loro dichiarato ripetutamente nelle loro critiche, sollevate perché i due eventi si svolgeranno lo stesso giorno. In secondo luogo, accecati dalla voglia di voler delegittimare il lavoro della nuova amministrazione comunale, hanno dimenticato di essere stati proprio loro a fissare la data degli Stati generali: lo hanno fatto lo scorso giugno, quando erano alla guida della nostra città. E se proprio volevano, potevano dare una occhiata al calendario del Consiglio Ue, che era già online. Infine, se devono prendersela con qualcuno per le difficoltà in cui versa il settore della pesca, i 5 stelle dovrebbero, oltre a ricordarsi di aver governato Chioggia fino a un mese fa, rivolgersi al ministro Patuanelli, che fa parte del loro stesso partito.
E con Patuanelli potrebbero seguire le battaglie della Lega in Europa con la nostra europarlamentare Rosanna Conte, per esempio quella contro le telecamere a bordo dei pescherecci, e magari tirare le orecchie ai loro eurodeputati a 5 stelle che al Parlamento europeo hanno votato a favore di questa sorta di Grande Fratello inserito nel Regolamento Controlli. E con la stessa onorevole Conte avremo modo di confrontarci a breve sulle problematiche del settore considerato il suo costante impegno al riguardo, mentre ai 5 Stelle dico di lasciare stare le sterili polemiche, che non tengono conto del grande lavoro che stanno facendo la direzione del Mercato Ittico di Chioggia e l’amministrazione comunale insieme a tanti altri enti. Il 13 dicembre ci sarà una grande giornata con ospiti illustri che servirà a lanciare gli Stati generali della pesca, la tre giorni che si svolgerà a maggio 2022, stagione più consona a tante attività all’aperto, da fare anche nel Delta del Po e non solo. Chioggia e Delta del Po saranno alleate in questo evento nazionale.

domenica 24 ottobre 2021

CARO GASOLIO, ONERI FISCALI E RIDUZIONE SFORZO DI PESCA: MARINERIA A RISCHIO DEFAULT

Roberto Penzo Tanfa (in piedi) e Elio Dall'Acqua
A Pescara si sono riuniti nei giorni scorsi una sessantina di armatori rappresentanti la flotta della pesca a strascico non solo dell’Abruzzo ma anche altri, provenienti dalle marinerie di Marche, Emilia e Veneto, per discutere sulle problematiche attuali che sta vivendo il settore della pesca e che, se non si troveranno soluzioni ai molteplici problemi, potrebbero essere ridotti sul lastrico. Per la marineria chioggiotta sono intervenuti, in quanto armatori, Elio dall’Acqua e Roberto Penzo detto “Tanfa”. Sono tre i punti che uniscono le marinerie, a cominciare dal caro gasolio, che è aumentato negli ultimi tempi in una maniera insostenibile e che, se dovesse continuare ad aumentare su questo trend, potrebbe costringere molti armatori a non avvicendarsi in mare, soprattutto nei periodi in cui la pesca è meno fruttuosa e la richiesta di pescato meno pressante. Un secondo punto, non meno importante, la questione delle spese, degli oneri fiscali che incidono per 365 giorni annui mentre le giornate effettive di lavoro sono circa 120, un terzo. E terzo punto lo sforzo di pesca, sulla cui diminuzione si è fatta sentire l’Unione Europea diminuendo le giornate lavorative che porteranno i 120 giorni attuali a 90. I piani di gestione dello sforzo di pesca italiano non sembra che abbiano però tenuto conto delle barche che in questi anni sono state demolite, si tratta di un 15% della flotta. Barche che non possono più essere messe nel computo quando si parla di sforzo di pesca. In questi mesi gli armatori riescono a pagare gli uomini in quanto si è ancora in un periodo fruttuoso, sia per quanto riguarda il pescato che la richiesta al mercato, ma, solitamente, a gennaio le cose cambiano, e gli armatori faranno molta più difficoltà a dare, ai marinai, il salario minimo garantito. L’aumento delle spese, del gasolio in primis, la diminuzione dello sforzo di pesca, a quel punto provocheranno un grande problema al settore. La proposta è che le regioni interessate interpellino i propri assessori al settore pesca, per il Veneto si tratta di Cristiano Corazzari, e di creare un tavolo unico di discussione in cui far convergere i problemi che uniscono le marinerie dell’Adriatico e portarle all’attenzione di Roma prima, e di Bruxelles poi. Nel caso in cui la voce del settore sia ancora troppo fievole per far sentire le proprie ragioni e il proprio grido d’aiuto, non è escluso che si faccia sentire mettendo in atto una serie di scioperi generali.

mercoledì 20 ottobre 2021

PESCHERECCI CHIOGGIOTTI NEI GUAI: UNO IN ROTTA VS POLA ALTRO CON PESCATO SEQUESTRATO A CHIOGGIA

IMMAGINE DI REPERTORIO
Nel pomeriggio di oggi personale della capitaneria di porto di Chioggia è intervenuta sulle banchine del mercato ittico e ha posto sotto sequestro il pescato e i rapidi di un peschereccio appena rientrato da una battuta di pesca. Da indiscrezioni è trapelato che al comandante del peschereccio è stata contestata la pesca entro le quattro miglia dalla costa. Nelle scorse settimane in più occasioni abbiamo ricevuto segnalazioni di pescherecci che spegnevano il segnalatore e sparivano dal sito marinetraffic.com inoltre sempre qualche settimane fa per pochissimo non c’è stata una collisione tra un peschereccio che navigava a luci spente in battuta di pesca entro le quattro miglia dalla costa e un altro più piccolo. Proprio nel momento in cui stavamo per pubblicare ci riferiscono che il peschereccio TENACE è in navigazione verso il porto Croato di Pola. C’è un tam tam in corso per radio tra gli equipaggi dei pescherecci chioggiotti secondo i quali il peschereccio sarebbe stato sorpreso in acque territoriali Croate.