Addio vongole di Natale. Le violente mareggiate dei giorni scorsi hanno distrutto tutta la coltivazione costiera allestita dai pescatori del CoGeVo, il consorzio di gestione degli allevamenti: lo riferisce il presidente Michele Boscolo Marchi, che parla di «danno incalcolabile, con il rischio che la situazione permanga tale fino a primavera inoltrata». Le onde infatti hanno devastato il fondale, distruggendo il lavoro di anni sotto il primo strato di fango dove sono state messe a dimora le vongole: i bivalvi sono stati trasportati a riva e ora giacciono a quintali lungo la battigia. È anzi lotta contro il tempo per salvare gli esemplari sopravvissuti, facendoli ricrescere e generare.
Gli aderenti al CoGeVo, autentici "coltivatori" del mare e amministratori preziosi per la risorsa, ora si rivolgono agli enti pubblici per ottenere gli opportuni risarcimenti: a chiederlo al governo è anche l'eurodeputata Rosanna Conte, che allarga la questione all'intero comparto ittico. «Sessanta milioni di euro di perdite stimate e mancati guadagni - sono le cifre riportate dalla parlamentare europea - con un peschereccio su 3 fermo in porto. Mi unisco alla richiesta degli operatori di settore affinché venga attivato in tempi rapidi il Fondo di solidarietà, che non viene rifinanziato da anni». Domani inizieranno i negoziati per il nuovo FEAMP 2021-2027: «Come relatrice ombra - conclude Conte - farò di tutto affinché il Parlamento difenda la possibilità che il fondo copra i danni alla pesca provocati da calamità naturali».
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