giovedì 22 agosto 2019

BRACCONAGGIO ALLE TEGNÙE DI CHIOGGIA: IL SUB PIERO MESCALCHIN DENUNCIA LA PRESENZA DI PESCATORI DI FRODO IN ZONA PROTETTA

Il presidente dell'associazione Tegnùe di Chioggia, Piero Mescalchin, denuncia la presenza di pescatori nella zona di tutela biologica a tre miglia al largo della città. Nell'area vicina alla boa di ormeggio, dove attraccano i subacquei per le loro immersioni, infatti da moltissimi anni vige il divieto di pesca: in corrispondenza, sul fondale, sono state trovate le reti abbandonate che si sono venute depositando. Mescalchin ha pubblicato anche la foto di un'imbarcazione intenta alla pesca dove è proibito.
«Il danno è doppio - dice amareggiato il subacqueo - perché oltre alla pesca con l'ancoraggio essi rovinano il prezioso lavoro di sagolatura del percorso compiuto dai sub volontari». L'associazione Tegnùe di Chioggia sollecita la Capitaneria di Porto a operare controlli sistematici per impedire tali azioni di bracconaggio (definite «vigliacche») e sanzionare i responsabili.

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