Hanno incontrato soverchie difficoltà, ieri, i pescatori della marineria di Chioggia usciti al lavoro dopo un mese. Dapprima si sono mossi i pescherecci che utilizzano i rapidi, ovvero i ramponi: bardati di caschi, mascherine e guanti, per gli uomini a bordo è stato comunque sostanzialmente impossibile rispettare le distanze di sicurezza, nonostante abbiano provveduto a portare da sé il vitto da casa.
Per quanto riguarda invece le barche che pescano a strascico, lunedì dovrebbe partire una decina di esse per una sortita esplorativa: in questo caso, il problema è dato anche dal tavolo della cernita, dove devono agire quattro pescatori a distanza inferiore al metro.
I temi sono stati analizzati da una riunione a distanza questa mattina, che ha anche fatto il punto della situazione vendite: molti stanno congelando il prodotto perché Paesi come la Spagna -i cui camion erano habitué del mercato ittico all'ingrosso- non stanno importando il pesce adriatico.
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