lunedì 22 dicembre 2014

PESCA IN MARE: CONTESTATE SANZIONI PER 120.000 EURO


Settantaseimla euro di sanzioni per 19 pescherecci sorpresi a pescare dalla guardia di finanza di Chioggia durante la festività dell’Immacolata Concezione dello scorso 9 dicembre. Quando gli uomini della sezione operativa navale si sono accorti attorno alle 19 della massiccia presenza di pescherecci in pesca a cinque miglia dalla costa e quindi fuori dagli orari consentiti ( i pescherecci possono lasciare gli ormeggi solo alle tre del mattino e “ calare il ferro “ solo dalle 4.30) in un primo momento a qualcuno era anche venuto il dubbio che si potesse trattare di una deroga ministeriale. Invece non c’era nessuna deroga: “ Sappiamo che la nostra attività di pesca è vincolata a determinati orari - ha ammesso uno dei sanzionati - purtroppo le previsioni del tempo prevedevano nelle ore successive un peggioramento delle condizioni del mare, e quindi siamo usciti prima degli orari consentiti, la GDF fa il suo lavoro, però si è trattato di uno sbaglio fatto in buonafede “. Probabilmente, ma non possiamo avere conferme ufficiali, qualcuno avrebbe anche chiuso un occhio sulla violazione peraltro sembra che l’anno prima il ministero sempre con la festività dell’Immacolata aveva concesso la deroga ma ormai la notizia che c’erano molti pescherecci alle sette della sera in palese violazione delle regole si era troppo propagata e le gli uomini della motovedetta non hanno potuto fa altro che procedere all’identificazione dei pescherecci e a richiamare tutti i relativi comandanti presso gli uffici del reparto. La contestazione per pescare fuori dalle giornate consentite è ormai ben nota a tutti gli operatori del settore: 4.000 euro più sei punti di penalità sulla licenza di pesca. Una volta raggiunta quota 18, la licenza di pesca viene sospesa da un minimo di 15 giorni ad un massimo di due mesi, per poter cancellare i punti l’unico modo è quello di non commettere infrazioni gravi per tre anni, ma si può arrivare anche alla revoca della licenza di pesca, con un grave deprezzamento del valore economico delle unità di pesca. “ Anche se non sembra che ci siano tante possibilità pensiamo comunque di fare ricorso “ Riferisce non troppo convinto uno dei comandanti.

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