giovedì 1 marzo 2012

PESCA: NON ALLA FRUTTA, SIAMO ARRIVATI AL CONTO ( e soldi non ce ne sono)








Situazione sempre più drammatica in tutta la filiera della pesca, dalla pesca in laguna a quella entro le tre miglia ( ormai praticamente vietata) a quella oltre, l'amministrazione comunale anche se non ha la competenza né in laguna né in mare sta cercando di trovare risposte per i pescatori, ieri, all'Auditorium San Nicolò per la prima volta tutte le istituzioni che hanno competenza della laguna di Venezia.
Sicuramente tutti gli intervenuti a rappresentanza della provincia di Venezia, del Graal, della regione, del magistrato alle acque e il vicesindaco Maurizio Salvagno ( e altri) hanno ascoltato con attenzione le rivendicazioni, le osservazioni, le grida di allarme di una platea di pescatori di vongole sconfortati oltre ogni limite e nonostante ciò rispettosi e civili.
La richiesta spiccia è la possibilità di poter pescare " 50, 40, 30 anche 20 kg al giorno per poter mangiare" dal momento che l'allevamento, ad eccezione di 2/3 casi isolati " non funziona"...." lasciateci pescare con la pesca gestita" " l'allevamento è fallito" " abbiamo perso anche le case, lasciateci almeno vivere" e via dicendo, altri interventi non sono neppure ripetibili.
Certo la responsabilità è un po' di tutti, gli stessi pescatori lo hanno ammesso ma ora ormai come dice l'amico Elio Dall'Acqua nella prima intervista, ormai " siamo arrivati al conto e non ci sono soldi per pagarli.
Indubbiamente le istituzioni stanno cercando di trovare una soluzione all'interno delle regole, che gli stessi pescatori richiedevano, però ieri sera nessuno dei presenti:pescatori e istituzioni sembra crederci davvero.
Andrea Comparato


VIDEO DELL'INCONTRO DI IERI SERA ALL'AUDITORIUM SAN NICOLO'

1 commento:

  1. Il prode "CLODIO" fondatore della nostra città si starà rivoltando sulla tomba a vedere che fine sta facendo la sua discendenza.....un popolo di pescatori e navigatori ora dichiarati fuorilegge da regole e leggi che servono solo a far fare bella figura a politici e amministratori profumatamente stipendiati da noi stessi. Ci siamo ridotti a "chiedere la carità" per andare a pescare 20 kg di vongole, che fine ha fatto la nostra dignità?
    Siamo gestiti da una Provincia e da un Gral assolutamente incapaci di amministrare, i fatti mi danno ragione, al contrario abilissimi a promulgare regole e regolette atte solo a stroncare chi vuole lavorare nella legalità, che si è rivelato allo stato delle cose impossibile....
    Centinaia di licenze A (bollettone) restituite alla provincia, ettari di specchi d'acqua dismessi e rimesse nelle mani del Gral con il conseguente danno economico.
    Questi enti e questi amministratori hanno arrecato solo un gran danno alla nostra economia ma continuano a operare, ma è mai possibile?

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