mercoledì 31 agosto 2011

Incontro a Porto Garibaldi del 30 agosto 2011


Incontro a Porto Garibaldi del 30 agosto 2011
In attesa dell’incontro programmato del 15/9 a Roma dell’assessore regionale alla pesca con il ministero della pesca le marinerie dell’alto adriatico si sono incontrate ieri a Porto Garibaldi.
Sarà stato anche un incontro, forse, di periferia ma evidentemente la presenza di una cinquantina di pescatori in rappresentanza delle marinerie del veneto e dell’emilia romagna ( LEGA,LEGA PESCA,AGC e le marinerie d’Italia e d’Europa) il consorzio armatori pescatori di Chioggia, il vicesindaco di Porto Garibaldi, il sindaco di Goro e l’assessore regionale alla pesca dell’Emilia Romagna (il vicesindaco di Chioggia e assessore alla pesca purtroppo non poteva essere presente) testimoniano la grande preoccupazione della categoria a fronte delle nuove regole entrate in vigore e di quelle che arriveranno ( licenza di pesca a punti).
L’attenzione principale è stata verso i piani di gestione locali infatti l’unione europea praticamente impone un accordo tra le marinerie per quanto riguarda gli orari di pesca che dovrebbero essere uguali per tutti i pescatori,ma qui scatta un primo problema perché per la categoria delle barche all’industria va benissimo pescare per tre giorni di seguito ( 72 ore) mentre per la piccola pesca sarebbe più opportuno , sempre le 72 ore, che però possano essere gestite nell’arco della settimana perché i pescherecci più piccoli hanno più difficoltà in caso di maltempo o di avaria.
La spada di Damocle che impone l’Unione Europea è rappresentata dal doppio spauracchio di sanzioni all’Italia e di tagliare i finanziamenti alla pesca, i piani di gestione dovrebbero essere concordati con un consenso, sembra, del 70% delle marinerie.
Altro problema non da poco è rappresentato dalle maglie da sacco di 50 mm, che in pratica rende impossibile la pesca, mentre dall’altra parte dell’Adriatico le marinerie Slovene e Croate sono libere di pescare senza alcun vincolo e difatti stanno invadendo il mercato mentre i nostri pescatori sono in fermo biologico.
E’ indispensabile trovare un accordo tra di noi, afferma Elio Dall’Acqua, portavoce del consorzio armatori pescatori chioggiotti, è meglio perdere un dito piuttosto che perdere un braccio o magari qualcos’altro.
Molto preoccupato anche per l’introduzione della patente a punti che può arrivare anche alla perdita della licenza di pesca, in pratica alla rovina patrimoniale di una o più famiglie.
Prossime puntate:incontro in regione Veneto e poi a Roma

Andrea Comparato

3 commenti:

  1. Il vicesindaco MAURIZIO SALVAGNO nonché assessore alla pesca non poteva essere presente in quanto ieri c'è stato il consigliglio comunale e c'erano diversi impegni che prevedevano la sua presenza.

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  2. ma scusate un momento.... che paura si ha delle licenza a punti se tutti noi pescatori rispettiamo le leggi... se un camionista supera sempre i limiti di velocità gli ritirano pure la patente!! no???

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  3. State a casa 2 mesi e "al via" volete pescare vicino al bagnoasciuga delle spiagge senza timore delle conseguenze della legge...Se male non fare paura non avere...O volete cavarvela sono con una multa??? Anche per il pesce sotto-misura...una multa e via...Ci vuole la severità se volete mangiare tutti anche un domani. Mettetelo nella testa che siete tutti degli adulti!

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