giovedì 14 dicembre 2017

LE BARCHE A STRASCICO RIMUOVONO LE NASSE ENTRO LE 2 MIGLIA: DENUNCIA DEL CONSORZIO PESCA ARTIGIANALE

Il Consorzio Veneto Pesca Artigianale denuncia che a circa due miglia dalla costa di Chioggia alcune barche che praticano la pesca a strascico stanno rimuovendo le nasse appostate sul fondale dai pescherecci professionali aderenti al consorzio stesso. Quattro esposti in due giorni giacciono alla locale Capitaneria di Porto: in essi si legge che durante l'attività di salpamento i comandanti si sono accorti che mancavano ben cinquanta nasse. Fra l'altro la pesca a strascico sarebbe anche proibita entro le due miglia: «Loro sanno che ci sono le nasse appostate», dicono i pescatori professionali artigianali. «Quando è maltempo, e i piccoli pescatori non escono, le barche più grandi ne approfittano rimuovendo le nasse e portando via i segnali che restano sott'acqua. Il tutto per un kg di sogliole in più». Il danno non è solo economico -circa 5mila euro il valore dei manufatti- ma anche relativo al tempo: ci vogliono due o tre mesi per rifare duecento nasse, dal momento che non si trovano pronte e vanno assemblate artigianalmente nei garage della città, al ritmo di quattro nasse al giorno. Settimane senza attrezzi e quindi senza poterli calare in mare.

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