mercoledì 9 agosto 2017

MONTANARIELLO (PD): ORMEGGI VECCHI E DEGRADATI, SITUAZIONE NON PIÙ TOLLERABILE

Una nota del consigliere comunale Jonathan Montanariello, del Partito Democratico, insiste sulla questione degli ormeggi dei natanti nei canali di Chioggia e in laguna. "Ancora una volta alla prima situazione meteo marina avversa -scrive Montanariello- la logistica chioggiotta mette a nudo tutte le sue criticità. È bastato un po' di vento per vedere la scorsa notte gli armatori dei pescherecci preoccupati per la sorte delle loro barche, i pali d'ormeggio a loro disposizione sono vecchi e ammalorati là dove ancora non sono caduti arrecando serio pericolo alla navigazione, questa situazione è da mesi che viene denunciata assieme al gruppo Nuovi Orizzonti, la situazione sta diventando particolarmente pericolosa. Tutta una serie di interventi promessi nelle commissioni consiliari tenutesi per dare le necessarie risposte alle criticità che incombono quotidianamente nel mondo della pesca, dall'asfalto dissestato di via Poli dove i mezzi (muletti) rischiano di rovesciarsi, alla precaria situazione degli ormeggi dove sono più i pali mancanti che quelli presenti, spesso bisogna ingegnarsi e trovare un appiglio di fortuna per mettere in sicurezza la propria imbarcazione, senza dimenticare il problema dello scavo dei canali che certo non aiuta.
Tutta questa partita, tutte queste criticità piccole e grandi non hanno sino ad ora trovato alcuna risposta da parte di questa amministrazione, che si limita a fare promesse e a temporeggiare senza aiutare nel concreto ed in alcun modo chi opera nella pesca e nel suo indotto. Negli incontri che si sono ad ora si sono tenuti abbiamo sentito sempre e solo promesse sull'asfalto in via Poli, inizialmente doveva essere fatto entro febbraio, successivamente con gli assestamenti di bilancio ed adesso scopriamo invece che probabilmente visti gli ultimi conti emersi in occasione dello scorso consiglio con molta probabilità non si farà mai. Sulla questione ormeggi si è chiesto di intervenire in modo serio e rapido vista la precarietà degli stessi, ed invece anche lì importanti promesse ma zero fatti. Per fortuna grazie all'interessamento dei pescatori e di alcune cooperative si è ottenuta una manciata di approdi al porto vecchio, importante obbiettivo ma che qualcuno no pensi che possa ritenersi una soluzione definitiva. Intanto ricordo che non c'è nessuna deroga alla scadenza di fine settembre ed inoltre quella soluzione può essere utile, se la banchina del mercato ittico viene lasciata libera, per permettere ai motopesca di recarsi lì a scaricare prima di ormeggiare, ma se questo non accade significa che lo spostamento sarà servito ad agevolare le manovre di ormeggio di qualche barca senza risolvere il problema collettivo che ogni armatore ha nel conferire il pescato al mercato all'ingrosso. Oltretutto in alcune condizioni meteo marine, quei posti creano problemi alle unità ormeggiate al punto che gli armatori devono rimanere in loco e vigilare che la propria imbarcazione non subisca dei danneggiamenti.
I pescatori con il loro lavoro portano un importante guadagno alle casse dell'amministrazione comunale, grazie ai proventi pagati al mercato ittico ed in cambio sempre più raramente si vedono ricevere le giuste risposte o i necessari investimenti per migliorare le loro condizioni lavorative. Questa situazione non può perdurare ancora per tanto, per cui per l'ultima volta si invita chi governa la città a prendere in mano le redini della questione e ad affrontare in modo serio i problemi invece di essere latitante. Smetta, ogni volta che viene sollecitata per le sue inadempienze, di dire che si fa demagogia, si assumi le responsabilità per cui è pagata senza sfuggire ogni volta provando a dare le colpe di quello che lei non fa a chi cera prima o chi verrà dopo. Se questi sono i servizi che vengono offerti ai pescatori allora provocatoriamente dico a loro di guardarsi attorno. Incalzato sempre più dal gruppo Nuovi Orizzonti su queste problematiche e stanco di non essere ascoltato, porterò la questione della precarietà delle aree dedicate alla pesca chioggiotta ove è presente la più grande marineria d'Italia in Regione, tramite i riferimenti del mio partito e anche a Roma se servirà. Da oggi in poi la tolleranza su questa questione è finita, troppe promesse non mantenute, io ed il mio partito ci mettiamo a completa disposizione per la causa, ci coinvolgano, ma non tolleriamo altri immobilismi. Qualora la situazione non trovi risposta nei prossimi mesi non mi sottrarrò dal mettere in campo azioni forti, incisive e dimostrative, inizieremo a far partire esposti se necessario, in modo che si possa comprendere ancor prima che qualcuno si possa far veramente del male, chi doveva intervenire per risolvere i problemi e non l'ha fatto".

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