sabato 13 maggio 2017

PESCA: ALLEANZA COOPERATIVE, PROPOSTA REGOLAMENTO UE "MISURE TECNICHE" PROGETTO AMBIZIOSO MA DA RAFFORZARE

"semplificare, ammodernare e snellire la complessa rete di normative che costringe troppo spesso i pescatori europei nelle vesti di burocrati prima ancora che di operatori e imprenditori ittici. in questa ottica apprezziamo, nelle premesse, l'obiettivo che intende raggiungere la proposta di regolamento europeo sulle misure tecniche per la pesca, che punta a voltare pagina e a mandare in soffitta, tra gli altri, anche il vecchio regolamento del mediterraneo. un progetto ambizioso che pero', per essere realmente utile alla gestione del settore, deve sapere recepire meglio le specificita' territoriali", dichiara l'alleanza delle cooperative pesca in merito all'accordo raggiunto dal consiglio agricoltura e pesca dell'unione europea sulla proposta di regolamento per la conservazione delle risorse ittiche e la protezione degli ecosistemi marini attraverso misure tecniche che disciplinino modalita', tempi e luoghi della pesca. "un testo - prosegue l'alleanza - che ci auguriamo venga oltremodo migliorato grazie anche al lavoro del parlamento europeo, dando piu' voce alle istanze dei pescatori che operano nel nord e nel sud dell'europa rendendo possibile la richiesta di modifica delle misure tecniche anche dai singoli stati membri per cogliere le specificita' di condizioni locali, senza vincoli ad accordi tra stati e rispetto ai piani di gestione multiannuali". "troppo spesso infatti - rimarca l'alleanza delle cooperative pesca - registriamo ancora scelte legislative non sempre in linea con le realta' locali, in particolare quella italiana e mediterranea". "occorre piu' concertazione, piu' coraggio da parte comunitaria nel voler applicare fino in fondo i principi della regionalizzazione, senza piu' retaggi di dirigismo che purtroppo hanno caratterizzato in negativo, almeno sin qui, la politica della pesca brussellese, fin troppo schiava di approcci improntati al micro-management", afferma l'alleanza. "se le risorse stanno in crisi non e' colpa dei pescatori. anzi - conclude - occorre evitare che il prossimo stock da proteggere sia proprio quello dei nostri pescatori".

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