giovedì 2 marzo 2017

I PESCATORI DI RITORNO DA ROMA: “NÉ UNA VITTORIA, NÉ UNA SCONFITTA”


Ancora una giornata interlocutoria nei palazzi romani per le marinerie di tutta Italia. Una loro delegazione -che comprendeva anche il chioggiotto Roberto Penzo “Tanfa”- avrebbe dovuto incontrare stamane il ministro della pesca Maurizio Martina, ma si sono presentati solo il sottosegretario Giuseppe Castiglione e il direttore generale del settore Riccardo Rigillo: obiettivo, strappare la possibilità di una modifica alla legge 154 che impone sanzioni amministrative pesanti dopo la depenalizzazione della pesca sotto misura. «Non portiamo a casa una vittoria né una sconfitta», racconta Elio dall'Acqua del Consorzio Armatori Pescherecci Chioggia. «I nostri interlocutori ci hanno detto che personalmente non possono intervenire sulla legge, ma se le forze politiche che l'hanno approvata -tramite i rispettivi capigruppo- allestiscono una bozza di riforma, la si può rivedere». Castiglione si è preso l'impegno di riunire i capigruppo entro circa 15 giorni: se riesce a farli firmare tutti, la legge si può rivedere in tempi celeri anziché aspettare il mese di maggio, come dal foglio siglato l'altro giorno da tre senatori della commissione pesca. Nel momento in cui scriviamo i circa 50 pescatori chioggiotti scesi a Roma stanno rientrando in laguna, intenzionati a spiegare le novità a tutta la marineria, attraverso una iniziativa in città da svolgersi magari già nella giornata di domani.

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