venerdì 1 aprile 2016

SCHIANTO NELLA NOTTE IN LAGUNA: VIVI PER MIRACOLO TRE CAPAROSSOLANTI CHIOGGIOTTI

foto di archivio
Vivi per miracolo tre pescatori chioggiotti che alle tre di questa mattina si sono schiantati contro un corpo galleggiante mentre navigavano da Venezia verso Chioggia. “ Avevano appena passato il canale dei petroli - riferisce un conoscente - e si erano inoltrati nella parte di barena dove usualmente si naviga, quando improvvisamente hanno colpito un palo galleggiante che ha praticamente distrutto il barchino “. I tre, uno ha subito delle lievi ferite, sono rimasti fino alle sei del mattino avvinghiati allo scafo rovesciato e sono stati poi soccorsi dalla guardia costiera allertata da una nave in transito. Il barchino, motorizzato con un potente motore fuoribordo, al momento si trova ancora in un basso fondale della laguna i danni sono notevoli si spera di poter recuperare il motore se verrà manutenzionato urgentemente. L’incidente non può che far ricordare gli incidenti avvenuti pochi anni fa in cui in due distinte occasioni morirono in mare altri pescatori chioggiotti le cui dinamiche non furono mai chiarite ma il sospetto è sempre quello l’urto con un corpo semi sommerso. Purtroppo per il magistrato alle acque è sempre più difficile a causa della scarsità di fondi riuscire a provvedere alla manutenzione delle briccole, i segnali fissi che delimitano i canali della laguna, la maggior parte dei relitti galleggianti sono frammenti di queste opere di segnalamento marittimo. Probabilmente anche la velocità dei natanti è una con causa degli effetti disastrosi degli urti. Fortunatamente le condizioni del ferito, un 44 enne, non sono gravi al momento è in osservazione presso il pronto soccorso dell'ospedale dell'angelo da dove potrebbe essere presto dimesso o affrontare un breve ricovero. Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito. video d'archivio AGGIORNAMENTO DEL 2 APRile h 22 NON ERA UN CORPO GALLEGGIANTE MA UN PALO FISSO L'OSTACOLO DELL'INCIDENTE Non sono rari gli incidenti dei barchini dei caparossolanti - nella foto di archivio la testimonianza di un altro schianto notturno Non era un corpo galleggiante ma un palo fisso l’oggetto contro il quale è andato a schiantarsi il barchino chioggiotto alle tre del mattino di venerdì scorso. “ Avevamo appena lasciato il canale dei petroli - riferisce uno dell’equipaggio - con la voce rauca di chi ha preso tanto freddo - quando ci siamo infilati con la prua su uno spuntone fisso, l’urto è stato così forte che ha creato un lungo taglio sulla carena. E’ stato un attimo, il barchino è affondato immediatamente e nell’andare giù si è ribaltato, ci siamo trovati tutti e tre ad annaspare sotto acqua con la barca sopra la testa attaccati alla consolle centrale, mio fratello era anche impigliato con il vestito sui comandi del motore. Fortunatamente il fondale era basso e il top del barchino fermandosi sul fondo ha retto la barca in equilibrio consentendoci prima di uscire e poi di risalire sulla chiglia del barchino capovolto che è diventato il nostro rifugio e là siamo rimasti ad aspettare “. I tre naufraghi sono stati poi notati da una nave in transito, erano tra il curvone e la strettoia del canale Malamocco marghera a 200 mteri dal canale dei petroli. Sono stati poi recuperati verso le sette del mattino da un mezzo dei piloti dove sono stati immediatamente rinfrancati ospitandoli in cabina e scaldati con una coperta. Uno di loro è stato poi portato all’ospedale di Mestre dove gli sono state riscontrate lievi ferite, il poverino nell’urto a perso due denti. Il barchino, un motorizzato con un potente motore fuoribordo, è stato posto sequestro dall’autorità marittima che sta indagando sulla dinamica dell’incidente.

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