lunedì 4 agosto 2014

GRANDE AMAREZZA TRA I PESCATORI A CUI E' STATO IMPEDITO DI PARTECIPARE ALLA BENEDIZIONE DEL MARE

Anche se il comandante della capitaneria. Di porto ci ha proibito di partecipare alla commemorazione dei nostri cari lo abbiamo fatto dalla banchina per fortuna un po di democrazia c'e ancora ...
--> Domenica 3 agosto,domenica attesa per tutta l’estate, ci prepariamo allestiamo il peschereccio facciamo il carico di cibo bibite, imbarchiamo amici e parenti,e attendiamo con ansia il suono della campana del Santuario di San Domenico per poter avviarci in porto per la tradizionale benedizione del mare. Giornata ,per noi credenti e figli del mare, sacra, in 54 anni d’età e 40 in mare non ne ho mai saltata una. Ma del resto un pescatore come può mancare ad una cosa del genere,ad un sacro ricordo dei fratelli caduti in mare,e ad una benedizione solenne per la nuova battuta di pesca . Bè pronti a partire,sereni carichi di gioia e felicità,ma subito un vento di ponente arriva a minare le tranquille acque,ci informano che quest’anno nessun peschereccio può partecipare,ci spiegano che purtroppo NESSUN peschereccio ha un collaudo particolare e necessario per poter essere presenti alla benedizione del mare. A Venezia, con il tradizionale Redentore, altra manifestazione di tradizione non ci risulta che sia stato chiesto alcun ché alla marineria. Ovviamente visto la Fonte Autoritaria della notizia non cerco smentite o verità trasversali,chiedo semplicemente il perché e da chi viene l’ordine, e come mai non siamo stati avvisati prima,ma non ottengo risposte chiare e sensate ,tutto sul vago. Spengo tutto porto a casa la spesa fatta alla faccia della crisi, e con i miei amici e parenti mi reco a piedi nel santuario di San Domenico per accendere una candela in memoria dei miei fratelli caduti in mare, e prego perché il buon Dio mi protegga nella nuova stagione di pesca, e mi scuso con lui e chiedo che la sua collera ed ira non si scagli sul mio motopeschereccio,in quanto non è stata una mia volontà il non partecipare ma mi è stato imposto e senza capire il motivo. In 40 anni di professione pescatore non mi sono mai vergognato tanto,il non partecipare alla benedizione del mare mi ha toccato dentro,da uomo di fede. Poi venire a sapere tramite foto e video che i nostri rappresentanti erano presenti con le istituzioni e gioivano alla festa,è stato come una pugnalata alle spalle,invece di negare la loro presenza per solidarietà si sono messi a rivista rinnegando i loro fratelli. Capitano Robert

2 commenti:

  1. tutte le autorità presenti la responsabilità di andare a fare MAGNA E BEVI con il soldi dei contribuenti pescatori se la sono presa però...complimenti.... IL RISPETTO DELLE PERSONE NON SI OTTIENE CON I GRADI SULLA SPALLA MA DAL RISPETTO VERSO IL PROSSIMO.....

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  2. il sig Dolfin della lega nord invece di dormire vigili sui suoi compagni di merende che sperperano i soldi pubblici , i nostri pescatori fanno la fame e Zaia e c regalano soldi a feste assurde vedi sottoDENTRO L'ARGOMENTO
    INTERROGAZIONE SUL FINANZIAMENTO REGIONALE ALLA FESTA DEL PESCE DI VIGONZA
    30 LUGLIO 2014 PIERO RUZZANTE LASCIA UN COMMENTO
    ZAIA E MANZATO CHIARISCANO PERCHÈ, IN UNA FASE DURA COME QUESTA, SI USINO RISORSE PUBBLICHE PER FINANZIARE DELLE FESTE INVECE CHE PER DARE RISPOSTE EFFICACI ALLE GRAVI EMERGENZE SOCIALI DI CUI SOFFRE IL VENETO

    Sul caso sollevato dalla giovane deputata del PD, Giulia Narduolo, riguardante i 60mila euro – provenienti dai fondi regionali a sostegno della piccola pesca costiera – con cui la Regione Veneto finanzierà una Festa del Pesce nel Comune di Montagnana nel prossimo settembre, è mia intenzione interrogare il presidente Zaia e l’Assessore Manzato affinché chiariscano i seguenti punti:

    1) Perché finanziare una manifestazione culinaria – per quanto a base di pesce – con i fondi accantonati tramite la Legge Regionale n. 11/2010, art. 82, avente per oggetto “Trasferimenti regionali per il sostegno della piccola pesca costiera”? Va sottolineato che, nelle intenzioni, tali fondi servivano, per l’appunto, “a sostenere la piccola pesca costiera”, vale a dire ad aiutare quelle centinaia e centinaia di operatori del settore che a causa delle crisi – ma non solo – si trovano in forte difficoltà, con gravi ripercussioni sul tessuto economico e sociale del loro territorio che, vista l’attività in questione, si trova vicino alle coste, non in uno dei Comuni della provincia di Padova più lontani dal mare. La scelta di indirizzare tali fondi verso altre situazioni li sottrae dai veri motivi per cui erano stati creati ed è, quindi, profondamente ingiusta e miope.

    2) Possiamo permetterci – in questa fase così difficile dal punto di vista economico e sociale per la nostra Regione e il nostro Paese – un tale spreco di risorse? Voglio ricordare, che oltre alla manifestazione di Montagnana, ce ne sono almeno altre 5, in altri Comuni del Veneto. Sono “botte” da 60mila euro di contributi a Festa, si fa presto a capire che in questo modo la spesa raggiunge quasi i 400mila euro. Tra aziende che chiudono, servizi essenziali che vengono tagliati, disoccupati che crescono, insomma tra tutte le emergenze possibili, ma è eticamente ammissibile che tali risorse debbano essere utilizzate per organzzare delle feste?

    3) Si apre, poi, un’altra questione: non ritengono Zaia e Manzato, tramite questi esagerati sostegni economici, di favorire slealmente alcune manifestazioni a svantaggio di altre (e ce ne sono tante nei nostri territori) che se la devono cavare senza contributi pubblici? E con quale criterio avviene tale scelta?

    Insomma, quel che ci si dovrebbe infine chiedere, è per quale motivo si è deciso di finanziare una Festa a Montagnana e non, che ne so, a Merlara o a Megliadino San Vitale, tanto per rimanere nella bassa padovana. Sarà forse che a Montagnana governa la Lega, lo stesso partito di Zaia e Manzato? In attesa di sentire cosa avranno da dire, ai cittadini la facile risposta.

    Per completezza: sappiamo che le seguenti località per le manifestazioni “Dal mare alla piazza….” hanno ottenuto dalla Regione:
    - Adria shopping assieme al comune di Adria: €60.000
    - Incontriamoci Oggi Onlus assieme al comune di Montagnana: €60.000
    - Consorzio Lago di Garda per Lazise: €60.000
    - Longarone Fiere per Belluno: €65.000
    - Consorzio Lago di Garda per Peschiera €65.000
    - Vittorio Veneto €65.000
    - Fiera di Vicenza per Vicenza €15.000

    per un totale di +++ €390.000 +++ (780 milioni di vecchie lire!)

    E poi tagliamo i servizi ai cittadini?!

    Le spese di 60.000 euro per la festa di Montagnana (nota località marina…) sono TUTTE NON inerenti alla “piccola pesca costiera”: affitto tensostrutture, cucina, hostess, pulizia, vigilanza notturna eccetera. Che cosa c’entra il pesce?

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