sabato 5 novembre 2011

PREZZI del PESCE in PICCHIATA? di chi è la responsabilita??


Ascoltando i pareri sui problemi della pesca di Chioggia avevo familiarizzato con termini e vocaboli tipicamente di mare quando, ho scoperto, esiste la dimensione Manzoniana del mondo della pesca chioggiotta, con tanto di “innominato”, “ Don Rodrigo” e gli immancabili “ bravi”.
Non sono pochi coloro che attribuiscono la responsabilità del crollo dei prezzi del pesce al mercato ittico, alcuni pescatori accusano apertamente i colleghi di non osservare la regola di pescare solo tre giorni ( 72 ore) alla settimana, come fissa il decreto.
Nell’ultima settimana i prezzi del pesce conferito al mercato ittico si sono abbassati ad un livello che difficilmente garantisce la remunerazione agli armatori e agli equipaggi. I barboni da cinque/sei euro sono arrivati a uno, le sogliole a nove mentre inizialmente erano pagate 15/16 anche 18 e quelle mezzane a sei, i moli addirittura a cinquanta centesimi.
La principale causa del ribasso è sempre la stessa: al mercato viene conferito troppo prodotto e quindi il prezzo si abbassa, mentre non diminuiscono certamente i costi di esercizio (in primo luogo quello del gasolio). E’ un circolo vizioso negativo per i pescatori e per quelle risorse ittiche che le nuove normative dovrebbero preservare, ma oltre alla concorrenza poco corretta di una parte dei pescatori che lavorano più ore del consentito, ho raccolto esplicite dichiarazioni di pescatori che incolpano alcuni loro colleghi di avere i classici “ pali” di guardia alla Capitaneria di Porto e della Finanza.
E’ il caso di giovedì scorso. Nonostante il decreto prevedesse la giornata come festiva, una parte della marineria è uscita regolarmente in mare mentre gli altri pescherecci sono rimasti fermi per la festività. A voler essere ingenui si potrebbe pensare ad una diversa interpretazione della regola, in buona fede, da parte degli operatori… ma, guarda caso è arrivato un fonogramma che in pratica autorizzava l’uscita alle 19,30 della sera!!! Tardi per diramare a tutti l’informazione, far riunire gli equipaggi, prepararsi e partire.
Questo è quanto spiega con estrema precisione nell’intervista allegata Renzo Zennaro della A.G.C.I. Agrital, operatore del settore: qualcuno era stato informato preventivamente dell’arrivo di questo fonogramma.
Il panorama non ispira certo all’ottimismo, siamo in presenza di una crisi economica senza precedenti, cosa accadrà quando cesserà il limite dei tre giorni e i pescatori andranno a pescare per cinque?
Vinceranno i Renzo Tramaglino oppure l’innominato e i sui brav-acci???
Andrea Comparato





Intervista a Renzo Zennaro della A.G.C.I.AGRITAL

2 commenti:

  1. ciao a andrea sono roberto tanfa sai su tutte queste storia ti da da vedere che alla fine la colpa se la diamo noi pescatori ,invece andrea come vedi anche tu che non e tutta colpa nostra il fatto che e sucesso giovedi sera e una cosa che fa riflettere <sebbene sia dispiaciuto solo x marinai che anno lavorato) ci sono state delle marinerie che le capitenrie di porto hanno fatte tornare indietro .addiritura non le hanno lasciate uscire. ecco perche ti dico che noi non dobbiamo combaterre contro noi pescatori macontro chi non vuole faci fare le regole? esmpio ti ricordi riunione fatta il 04.09 che noi come pescatori l'abbiamo domandata ancora 20 giorni prima che finisca fermo pesca,(se i doqumenti su quella riunione invece di fare autocertficazione si portava la licenza al piantone che fatica cera ? oppure lasciarla al vigile del mercato con firma del commandante del motopeschereccio,e alle 11 ,30 della sera andavi ha ritirale..non serviva personale?) ecco perche non vedo darsi la colpa noi da roma mandano dispacci alle .6.30 della sera che stiamo ha discutere andrea questa e la situazione io ho chiamato un paio di marinerie x mandare una lettera di danni x disparita nei mestieri dunque adesso vedremo quanti pescatori annole palle di farlo ....sebbene che io il mio lavoro lo fatto pero e quistione di prencipio.. tanto al ministero anno gia sistemato tutto e dirano sono proprio dei pescatori senza attributi.......

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  2. Io, marinaio di un peschereccio di Chioggia, noto che la colpa, di come sta andando questo lavoro, è di tutti (armatori, equipaggi, autorità e mercato). Ognuno di loro fa la sua parte per rendere questo lavoro un vero disastro. Pensiamo di essere furbi a lavorare 24 ore su 24, entro le miglia consentite, con il pesce di sotto misura,vendere il pesce in nero, ingannare questi giorni di recupero, ecc... Ma non vi rendete conto che stiamo andando in fallimento? Non vi rendete conto che non riusciamo a fare vivere la nostra famiglia? Come pensiamo a costruire delle fondamenta forti per noi , per i nostri figli, e per il nostro futuro? Invece di essere uniti per combattere questa crisi, cerchiamo di farci del male a noi stessi, senza prendere una paga degna del nostro faticoso lavoro! Vergogna! E mi dispiace che le autorità non facciano molto per far rispettare le regole. Come ho detto all'inizio, tutti stiamo sbagliamo, e quando piano piano tutti andremo in fallimento capiremo i nostri errori. Comunque lo so che questo mio pensiero è inutile ...

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