giovedì 15 settembre 2011

L'INCONTRO CON IL MINISTRO ROMANO E' SALTATO

L’INCONTRO CON IL MINISTRO SAVERIO ROMANO E’ SALTATO

Notizie non buone per il mondo della pesca, al di là che l’incontro previsto per oggi con il Ministro Saverio Romano è saltato, anche le richieste di rimodulare il periodo di fermo pesca presentate alla commissione consultiva della pesca portate dal dirigente dell’ufficio regionale del Veneto Dr Mario Richieri , che in sostanza raccoglievano le istanze oltre che del Veneto anche dell’Emilia Romagna e del Friuli sono state respinte ( si chiedeva si anticipare la ripresa della pesca) e quindi continuano a rimanere valide quelle da decreto.
Rimane ancora in piedi invece l’ipotesi per la piccola pesca di poter allungare il periodo di pesca da tre ad almeno quattro giorni ma anche questo verrà valutato dalla commissione consultiva centrale per la pesca e l’acquacoltura che si riunirà la prossima settimana.
Nei precedenti incontri regionali del tavolo della crisi di pesca ai quali hanno partecipato ( cogevo, federpesca, coopesca e coldiretti/impresa pesca) sono stati affrontati i temi attuali relativi alla moria delle vongole ( fasolari) , dei distretti e delle demolizioni della piccola pesca delle quali si chiede di aggiornarle ai pescherecci inferiori alle 10 tsl.
Gli amici del consorzio armatori pescherecci di Chioggia in questi giorni di fermo pesca non si sono mai fermati di incontrare le varie parti per cercare, almeno cercare, di porre i presupposti per risolvere i problemi.
E quindi incontri con l’amministrazione comunale nelle persone del sindaco e del vicesindaco, ai quali, tra le altre cose, hanno sollecitato di trovare la possibilità di aiutare la famiglia dell’amico scomparso in mare Luigino Vianello.
Incontri anche con il mondo del sindacato sempre sul tema delle tabelle di armamento per poter diminuire gli equipaggi da quattro a tre persone ( per le oltre 25 tsl)
Tra le possibilità che si presentano a livello salariale per i marittimi c’è quella  di utilizzare la cassa integrazione in deroga che consentirebbe di mettere in cassa integrazione un giorno alla settimana il marinaio che potrebbe alleviare le difficoltà economiche e di mutuare dalla regione Marche la possibilità di anticipare la retribuzione del fermo pesca al marinaio dall’armatore che, a sua volta, potrà poi scalarla dall’anticipo iva.
Questo però si potrà fare solo con l’accordo tra tutti gli armatori.

VIDEO D'ARCHIVIO PRECEDENTI

 





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