martedì 4 luglio 2017

DEPOSITO GPL: LA MARINERIA DI CHIOGGIA È VERAMENTE CONTRARIA?

DEPOSITO GPL: LA MARINERIA DI CHIOGGIA È VERAMENTE CONTRARIA? Si è svolto sabato scorso in sala consiliare un incontro del comitato No Gpl con alcuni esponenti della pesca chioggiotta organizzata e l’amministrazione comunale rappresentata dal vicesindaco Marco Veronese. In un clima di notevole delusione, all’indomani della decisione del TAR che ha consentito -pressoché definitivamente- la ripresa dei lavori a punta Colombi, si è discusso a proposito delle azioni da intraprendere per continuare la protesta contro il “famigerato“ impianto. Tra le varie ipotesi, la più concreta è stata quella di Michele Boscolo Marchi, presidente del consorzio CoGeVo, che ha proposto di indire una manifestazione a Venezia -sede della Regione Veneto- con pescherecci e pullman. L'idea però è stata sostanzialmente bocciata da Elio Dall’Acqua, rappresentante del Consorzio Armatori Pescherecci di Chioggia, che ha ricordato come difficilmente, in un periodo economico così duro, i comandanti sarebbero propensi a sostenere una spesa di circa 300 euro per spostare le barche fino a Venezia. Lascia comunque pensare, però, il fatto che il comitato (in particolare alcuni suoi rappresentanti di spicco), nell’evidente tentativo di attirare la solidarietà e l’attenzione della pesca, continui a propagandare notizie assolutamente non veritiere riguardo il deposito gpl. Ad esempio: «Quando entreranno le navi gasiere -ha insistito più volte Maria Rosa Boscolo, ex consigliera comunale del PD- il traffico marittimo verrà bloccato per 12 ore». Una circostanza del tutto smentita dalla realtà dei tanti porti italiani, da Ravenna a La Spezia, dove entrano le gasiere e il traffico marittimo non viene di certo bloccato, se non per il tempo del passaggio delle navi nel canale, ovvero qualche decina di minuti. Ma anche: «L’impianto di gpl non solo ci darà problemi per la navigazione -ha ribadito Michele Boscolo Marchi, che è stato consigliere comunale PD- ma ci ha rubato il futuro, in quanto a punta Colombi si sarebbe dovuto trasferire il mercato ittico». Anche questa è un'affermazione non vera, in quanto mai si sarebbe potuto realizzare un mercato di generi alimentari in prossimità del porto commerciale: precise norme di legge tutelano la salute dei consumatori e lo avrebbero radicalmente impedito. Possiamo essere tutti d’accordo che il deposito avrebbe potuto essere realizzato da un’altra parte, come tutte le cose in Italia: dispiace però vedere che proprio chi è stato amministratore del comune di Chioggia (Barbara Penzo ex assessora all’ambiente, Maria Rosa Boscolo Chio e Michele Boscolo Marchi ex consiglieri comunali del PD, Roberto Rossi già consigliere comunale verde) e che quindi ben conosce le cose ribalti completamente la verità. A questo punto la domanda è: ma queste persone sono veramente interessate e convinte di bloccare l’impianto, oppure è solo un tentativo, ben poco nobile, di ottenere visibilità nella speranza di arraffare qualche voto alle prossime elezioni?

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