sabato 12 maggio 2012

PESCA: ALTA TENSIONE TRA ARMATORI e MARINAI

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Purtroppo i problemi si aggiungono ai problemi e il comparto della pesca, della marineria di chioggia, una delle più grandi d'Italia non solo non riesce ad uscire dall'impasse dovuta agli ormai arcinoti problemi:le nuove normative europee, il caro gasolio, la scarsità del prodotto ora c'è una vera e propria bomba ad orologeria rappresentata dalle istanze degli uomini imbarcati che non riescono più, ormai da moltissimi mesi, a portare a casa stipendi normali.
Anzi, quando va bene riescono a portare meno di cento euro alla settimana,chiaramente del tutto insufficienti anche per un single figuriamoci per chi ha famiglia, mutui o affitti da pagare mentre da contratto collettivo ( industria) prevede un minimo monetario garantito ( MMG) di circa 1200 euro al mese.
Ma mentre l'MMG fino a un paio di anni fa era una specie di riferimento,gli imbarcati normalmente percepivano di più in quanto venivano retribuiti alla parte del pescato ormai questo riferimento non esite più, però c'è un contratto, tutt'ora valido firmato da tutte le controparti.
E quindi tanti marinai, ovviamente spinti dalla necessità poter vivere hanno iniziato a rivolgersi ai sindacati per ottenere l'MMG.
E qui potrebbe scoppiare veramente una bomba in quanto moltissimi armatori sono già in difficoltà a pagarsi le spese e non riescono certamente a pagare anche i marinai che hanno tenuto duro fino ad oggi ma sono ormai arrivati al limite.
Si è giunti quindi all'incontro di sabato 12/5 ( questa mattina) tenutosi presso la sala dell'ASPO di Val Da Rio tra le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dei marinai imbarcati, una delegazione di armatori e l'amministrazione comunale rappresentata dal vicesindaco Maurizio Salvagno ( delega alla pesca)
Molte le invocazioni a gestire in modo unitario la crisi, rivolte a tutte le parti: armatori e marinai, una soluzione parziale potrebbe essere riuscire ad ottenere un ammortizzatore sociale, la cassa integrazione in deroga che però sembra un percorso molto in salita sia per la nota crisi che sta attanagliando tutti i settori sia perché per la pesca è prevista appunto...in deroga...e non è detto che il governo possa o decidere di concederla.
Si spera anche dall'intervento della regione Veneto, per il momento dopo una mattina che nonostante la forte preoccupazione di tutti i partecipanti si è svolta in modo civilissimo ai è arrivati alla decisione di chiedere lo stato di agitazione da lunedì e che i marinai usciranno in mare solo con gli armatori che si impegneranno a pagare il minimo garantito.
Bisogna essere ottimisti ma la vediamo proprio nera.




2 commenti:

  1. fabio ho avuto piacere che tu cia sia perche dobbiamo far capire al ministero come ci stanno riducendo sia per motivi che non capiamo oppure x incompetenza ....non ci ascoltano e x questo saremmo costretti ha chiudere grazie roberto tanfa

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  2. Cerchiamo di pubblicare tutti i commenti, ovviamente poniamo anche noi dei limiti.
    Essere contenti della situazione della pesca a Chioggia, e in generale, in Italia non solo è offensivo verso chi sta passando un grande disagio, con tutte le responsabilità che possono avere i pescatori ( che sono i primi ad ammetterlo) ma lo è verso l’intera città di Chioggia.
    Le critiche che muovi anche verso un armatore in particolare di portare pesce sotto misura magari sono anche vere, però voglio dire una cosa, ma è ammissibile, è una pratica valida, quella di ributtare in mare il pescato , per inciso già morto, perché sotto misura?
    Non intendo giustificare la pesca indiscriminata, ma il pesce sotto misura che viene comunque imprigionato nella rete con le maglie regolamentari, mi dicono una piccola percentuale è di aiuto al ripopolamento gettarlo in mare morto?
    Mi dicono anche, non so se è vero, che in altri paesi europei è tollerata una percentuale in base al pescato.
    Invito a fare critiche in modo costruttivo e non offensivo altrimenti non possiamo né vogliamo pubblicarli.
    Dobbiamo essere tutti uniti, io non ho né parenti né persone che per qualche motivo ho dei vantaggi ma penso che se la pesca va male, andiamo male tutti.

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