Da un paio di giorni la flotta chioggiotta è praticamente tutta rimasta all’ormeggio.
Ieri sono uscite solo una dozzina di imbarcazioni per la pesca a strascico, oggi solo 5 per la pesca con i rapidi. Il resto della flotta non ha sciolto le cime.
Chi a casa per contagio Covid e quindi in isolamento, chi per poca richiesta di prodotto ittico e chi per una forma di protesta contro le giornate aggiuntive di fermo pesca imposte dall’Unione Europea.
Chi afferma che le giornate tolte in percentuale sono “solo” il 2% in più rispetto allo scorso anno non si rende conto delle difficoltà che vive il settore e di quanto importante sia quel 2% per il sostentamento di un’azienda ittica.
L’agitazione che si percepisce è ancora sommersa, ma le varie difficoltà non tarderanno a farla emergere.
La flotta di Chioggia e le altre marinerie dell’Adriatico stanno soffrendo, una sofferenza tangibile che sta mettendo in ginocchio l’intero comparto.
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