L'arte di arrangiarsi torna sempre utile ( per fortuna) è bello ritornare a vedere i pescatori che tornano con la rete ( la " bilansa ") nel Perotolo un canale che è tornato a vivere nel centro della città.
Chi si ricorda i tempi in cui d'estate i canali di chioggia erano pieni di pescatori con le stesse reti e le luci???
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Nell’ambito della quotidiana attività di vigilanza presso il mercato ittico all’ingrosso di Chioggia condotta anche di notte dal personale della Guardia Costiera di Chioggia, nella serata di ieri è stato ispezionato un autocarro, appartenente ad una ditta di Rimini che commercializza prodotto ittico, pescato nelle acque antistanti la regione Veneto, destinato al mercato extracomunitario.
I militari della CP, insospettiti da alcune irregolarità amministrative, hanno proceduto ad ispezionare il carico di un autotreno, diretto in Albania, parcheggiato nell’area di sosta degli automezzi adibiti al trasporto di prodotti ittici freschi, nel mercato ittico di Chioggia,
All’interno del vano frigo del mezzo condotto da un cittadino Albanese, sono stati così rinvenute oltre 4 tonnellate di cefali, al di sotto dei 20 cm previsti per la loro commercializzazione dalla norma nazionale.
Immediatamente è scattato il sequestro penale e la denuncia a piede libero per l’autista. Ricostruita la filiera sono attualmente in corso tutti gli accertamenti per identificare gli attori della vicenda. I responsabili verranno denunciati alla Procura della Repubblica di Venezia per reati di vario titolo, che vanno dalla pesca e detenzione al commercio e trasporto di novellame di specie ittica, in concorso tra loro.
Tutto il pesce sequestrato è stato donato ad ente caritatevole della provincia di Padova, che si occupa di ragazzi disabili.
L’attività condotta presso il mercato all’ingrosso dal personale della Guardia Costiera ha come obiettivo quello di raggiungere i target di pesatura dei prodotti ittici provenienti da catture in mare, come disposto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ai sensi del Reg. CE 1224/2009 e verificare il rispetto delle normative in materia di etichettatura e tracciabilita’ dei prodotti ittici.
È uno sforzo importante visto che ad oggi dall’inizio dell’anno sono già stati effettuati oltre 1500 controlli fra terra e mare dai militari della Capitaneria.
Questo è l'amaro sfogo di Spartaco Mainaradi ( non è un nome di fantasia) purtroppo da oltre sette mesi non riesce a portare un euro a casa pur avedno una famiglia e due figli.
Spartaco è uno dei tanti caparossolanti che ha cercato di mettersi in regola, con tanto di vivaio ( la produzione è interamente morta ) fornendosi di tutte le autorizzazioni necessarie per uscire dall'accusa di essere un pescatore di frodo, un ladro, un delinquente...forse invece era meglio che continuasse a pescare NON IN REGOLA, capiamoci, non vogliamo certo istigare a reati penali, è un dato di fatto però che questo pescatore, come molti altri, ha cercato di mettersi in regola, ha acquistato la casa con il mutuo, ha investito su di un vivaio in laguna, ha acquistato attrezzature...e ora?
" Tutto perso " è il suo amaro sfogo " Ho perso tutto, anche la casa, perché non riuscivo più a pagare il mutuo, ora sono in affitto e passo le mie giornate al bar perché non so dove andare" .
Il paradosso è che a suo tempo a lui, come a tutta la categoria, i rappresentanti delle istituzioni, di TUTTE le istituzioni dalla provincia al comune alla regione eccetera eccetera eccetera era stato chiesto perentoriamente alla categoria: " METTETEVI IN REGOLA "..e ancora " DOVETE TRASFORMARVI DA PESCATORI IN ALLEVATORI" ....risultati? PEGGIO di prima, oggi ci saranno non meno di 20/30 famiglie totalmente ROVINATE...hanno cercato di investire, di uscire da quel circolo vizioso fatto di multe, di contravvenzioni di processi penali, il risutlato è di ritrovarsi oggi senza nulla in mano se non i debiti e la consapevolezza di non riuscire ad essere un buon padre di famiglia.
Sappiamo che la vicenda è complessa, che le problematiche sono molto complesse, che ci sono zone della laguna che non possono essere utilizzate per la pesca perché a rischio di elementi chimici altamente nocivi per la salute ma non sarà mica colpa dei pescatori anche questa?
Non vogliamo certo cavalcare l'ormai consueta abitudine dell'antipolitica però a QUALCUNO dovrà dare una RISPOSTA a queste persone??
O veramente vogliamo metterli in condizione di essere costretti veramente di andare a rubare?
Alla beffa, perché alla fine dei conti è stata una vera presa in giro, si aggiunge anche il danno, infatti il magistrato alle acque sta muovendosi affinché vengono regolarizzati, come a Venezia, come al Lido, gli spazi acquei...ma come faranno queste persone che non hanno la possibilità di pagare neppure la concessione dal 2013 a regolarizzare anche il pregresso degli anni passati come chiederebbe il magistrato?
Che sia chiaro che non vogliamo dare responsabilità alla dirigenza del magistrato alle acque che devono, giustamente, applicare la legge altrimenti sarebbero responsabili di danno erariale ( il mancato incasso delle concessioni) ma francamente è possibile in un momento come questo applicare la legge?
Spartaco, facendo onore al suo nome,un nome forse non scelto a caso dai suoi genitori, promette di non pagare...
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